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venerdì 30 settembre 2011

Verde militare!


Morbida, larga, e verde, verdissima. Di due taglie più grandi rispetto a quella abituale. Con le maniche arrotolate, borsa in spalla  e una cascata di bracciali ai polsi.  Bellissima sopra una maglietta bianca e tante collane lunghe, corte e piene di ciondoli. Per personalizzare il look total-black, assieme ai biker boots e ad una sciarpa leopardata. Con un paio di skinny jeans, tacchi altissimi e i capelli raccolti. Sexy, ma senza esagerare. Con un vestitino corto a fiori, scarpe bassissime e tanto nero sugli occhi. Per uno sguardo che colpisce. Con un paio di pantaloni della tuta, aderenti, grigi ma non troppo chiari, per evitare l'effetto pigiama ed un paio di sneakers glitterate. Con una camicia bianca, più lunga del solito, come fosse un vestito. Per una brava ragazza, un pò ribelle. Fantastico l'abbinamento verdone + colori fluo. Iniziate da una canotta o da una felpa. Gialla o rosa neon. L'effetto sorpresa è assicurato. Per chi ancora, grazie alle temperature estive, non vuole lasciare a casa gli shorts, delizioso l'outfit costituito dal pizzo e dalla  giacca militare. Alle dita, mille anelli, di qualsiasi forma e dimensione!

Soft, large and green, military green. Two sizes bigger than the usual one. With rolled up sleeves, a big bag and a bracelets' cascade. So beautiful on a white tee and lot of necklaces: short, long and many pendants.  To personalize the black total look, matched with biker boots and a leopardskin scarf. With a pair of skinny jeans, high heels and gathered up hair.  Sexy, without exaggerating. With a flower dress, flat shoes and smoky eyes, so glam! With a pair of sweatsuit trousers.  Tight and grey, with glitter sneakers! With a white shirt, longer than usual, like a dress. I love the match made by military green and fluo colours. Yellow or pink. The surprise effect is certain! For those who don't want to abandon their shorts,  the outfit made by lace and green is really beautiful! And on your fingers thousands silver rings!

martedì 27 settembre 2011

Bye bye fashionistas, it's time for elegance!


Inizio questo mio nuovo post riprendendo la frase pronunciata da Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia, attraverso il suo blog sul sito del mensile il 23 Settembre 2011. Attraverso le sue parole, interessanti più che mai, viene esplicitato il concetto di eleganza. Questo termine, che rappresenta un modo di essere ed uno stile di vita, sembra non appartenere al "popolo del fuori sfilata". Qui infatti, "prima e dopo l'evento" si incontrano tutti coloro che, pur di farsi fotografare dai blogger, decidono di utilizzare look molto poco raffinati, più adatti ad un tendone da circo che ad un evento mondano che dovrebbe essere invece espressione di buon gusto.  Sono più che mai d'accordo con il concetto espresso a chiare lettere dalla Signora Sozzani.  Fuori dalle sfilate di qualunque città sono sempre presenti personaggi alquanto particolari  notati per i loro travestimenti, i loro eccessi, eccentricità ed accozzaglie di fantasie, stoffe e tessuti di qualunque genere. Gli stilisti, hanno espresso a chiare lettere, durante la settimana della moda che si è appena conclusa, una tendenza all'eleganza, alle linee pulite, ai bei materiali, espressioni di una donna, forte, bella, decisa e mai volgare. Ho sempre affermato il fatto che la moda fosse la capacità di abbinare con fantasia e gusto tutto quello che ci dona e ci fa stare meglio. Elegante è per me un foulard di Moschino legato ad una borsa,  una camicia bianca dal taglio maschile ed un paio di Levi's, un vestitino nero sexy ed una sciarpa in seta per coprirci le spalle, una gonna colorata che arriva al ginocchio per una sera di fine estate, un blazer beige con inserti rosa, un maglione in cashmire e ballerine dorate, un rossetto rosso ben messo, un cappottino blu di Fay, come quello di cui mi sono innamorata l'altro giorno durante una passeggiata a Piazza di Spagna. La mia lista è infinita. A voi la parola!

lunedì 26 settembre 2011

The fashion photographer: Mario Testino

Ieri, in una domenica di fine settembre dal sapore decisamente estivo, ho visitato la mostra di Mario testino che ha luogo presso la fondazione Memmo, all'interno dello storico Palazzo Ruspoli a Roma. Todo o Nada, questo il nome dell'evento inaugurato nel 2010 a Madrid nel prestigioso Museo Thissen-Bornemisza, è composto da 54 scatti che racchiudono due concetti sempre presenti nel lavoro di Mario Testino: il nudo e la moda. La mostra include fotografie nelle quali le modelle indossano vestiti di Haute couture e altre nelle quali sono completamente nude. L'essenza di ciò risiede nella considerazione dei processi e delle implicazioni insite nell'atto di togliere i vestiti per svelare la nudità. Il fotografo di moda peruviano, classe 1954, nel 1976 si treasferisce a Londra, dove risiede attualemente, ed inizia a lavorare per Vogue, L'Uomo Vogue, GQ, Elle, Vanity Fair, Glamour, V e Arena Homme. Lavora con moltissimi stilisti quali: Burberry, Gucci, Dolce e Gabbana, Valentino, Cavalli, Yves Saint Laurent. Tra i suoi magnifici ritratti figurano: Giselle Bundchen, Emma Watson, Naomi Campbell, Kate Moss, Julia Roberts, Claudia Schiffer, Diane Spencer, Kim Basinger e molte altre, raffigurate sia in momenti di glamour che nella dolcezza dell'intimità familiare.

Yesterday, a late September Sunday with a definitely summery taste, i visited Mario Testino's exhibition which takes place at Memmo's Foundation, in the historical Palazzo Ruspoli in Rome. Todo o Nada, that's the name of the event inaugurated in 2010 in Madrid at the prestigious Museum Thissen-Bornemisza, it's composed by 54 photos, which contain two concepts always present in his work: nude and fashion. The show includes images in which models wear Haute Couture dresses and others in which they are completely naked. The essence lives in the consideration of the processes and implications implied in the act of taking off clothes to reveal nudity. The  Peruvian fashion photographer, was born in 1954, in 1976 moved to London and started working for Vogue, Vogue for Men, GQ, Elle, Vanity Fair, Glamour, V and Arena Homme. He collaborates with many fashion designers such as: Burberry, Gucci, Dolce and Gabbana, Valentino, Cavalli, Yves Saint Lauren. Among his magnificent portraits figure: Giselle Bundchen, Emma Watson, NAomi Campbell, Kate Moss, Julia Roberts, Claudia Schiffer, Diane Spencer, Kim Basinger and many others, represented in glamorous moments or in the privicy of their intimacy.

domenica 25 settembre 2011

Short post: contrasts

Trovo  interessante il contrasto creato dalla camicia in jeans, larga e da uomo, e dagli occhiali vintage targati Missoni, iperfemminili. La borsa, con la sua fantasia così eccentrica si adatta ad un tessuto semplice come il denim. Ero incerta sul risultato, ma alla fine mi è parso molto carino.
Che ne pensate?

I find very intresting the contrast created by the jeans shirt, large and for men, and the Missoni vintage sunglasses. The bag with an eccentric pattern matches very well with the denim material. I was not sure about the result, but it seems to be relly nice! Do you like it?

venerdì 23 settembre 2011

Black and Gold

Vi avevo parlato, qualche giorno fa, del mio desiderio di avere un paio di scarpe a punta. Ed ecco il mio nuovo acquisto firmato Zara. Trovo che queste scarpette siano deliziose e comodissime. Un' alternativa chic alle nostre ballerine. Eleganti e dorate. Di questo outfit mi piacciono gli accessori. Oltre alle scarpe, la borsetta di Moschino che si porta come fosse un bracciale e la cintura con i cuori di Adriana Campanile, scovata al mercatino di Borghetto Flaminio qualche mese fa. Amo i cuori e sono una romanticona :-).
Il rossetto rosso è facilissimo da stendere. Fa parte della  nuova linea di rossetto creata da Kiko. Consiglio a tutte di provare qualche tonalità. La scelta è infinita!
Un abbraccio e alla prossima!

Some days ago i told you about my desire to have a pair of point shoes. Here is my last purchase from Zara. I think that they are delightful and really cosy. A chic alternative to our ballerinas. Elegant and gold. I love accessorys of my outfit. The little Moschino bag worn like a bracelet and the hearted Adriana Campanile belt. I bought it some months ago at a second hand market in Rome called Borghetto Flaminio. I love hearts i am so romantic!
The red lipstick is so easy to apply. It's from Kiko!
Take care:-)

mercoledì 21 settembre 2011

Camel + Jeans: I'm loving it!

 Adoro l'abbinamento jeans + cammello. Divertente nella versione giacca,  pantaloni in denim e scarpe maschili, il cammello può essere utilizzato anche sotto forma di una gonna a pieghe, assieme ad una camicia aderente, per un look  anni 70. Per chi sceglie il "total jeans", un cappotto dal taglio maschile sdrammatizza un abbinamento altrimenti eccessivo. Questo colore si addice  anche all'ambiente di lavoro: sandali marroni, un elegante paio di pantaloni a sigaretta, una camicia azzurra e un blazer color cammello. Senza dimenticare un paio di occhiali neri,  (senza lenti graduate), per sentirsi un pò intellettual-chic. Trovo sia possibile sbizzarrirsi con tessuti e colori, senza paura di sbagliare. Il color cammello può essere scelto anche nella versione in pelle, sopra ad un aderente giubbotto in jeans. L'outfit costituito da una gonna a pieghe in pelle e da una camicia in denim può essere completato da una mantella larga e lunga proprio color cammello. Trovo che questo abbinamento sia perfetto per le giornate autunnali, caratterizzate dal clima  mite durante le ore pomeridiane, più rigido però la sera. Il mio ultimo acquisto consiste in un lungo blazer color cammello con inserti rosa, targato HM. Non vedo l'ora di mostrarvelo!

I love  jeans + camel. It’s funny the version with a  jacket, denim pants and male shoes, the camel can also be used in the form of a pleated skirt, along with a tight shirt, for a look "so seventys". For those who chose the "total jeans", a mannish coat  plays down a match otherwise excessive. This color is also suitable for the work environment: brown sandals, a sleek pair of trousers, a blue shirt and a camel-colored blazer. Don’t forget a pair of black glasses (without lenses), to feel a little intellectual-chic. I think it's possible to have fun with fabrics and colors without being afraid of making mistakes. The camel color can be chosen in leather version, over a tight jeans jacket. The outfit made by  a pleated skirt and a denim shirt,  can be supplemented by a large and long camel-colored  mantle. I find that this combination is perfect for autumn days, characterized by mild weather in the afternoon, however, more rigid in the evening. My latest purchase is a long camel-colored blazer with pink inserts, from HM. I can’t wait to show it to you

domenica 18 settembre 2011

Goodbye summer, Welcome autumn!

Quando finisce l'estate, la malinconia si impadronisce sempre un pò di me. Quest'anno, sembrava che la stagione calda non volesse abbandonarci più. Il clima afoso e i pomeriggi  luminosi confondevano le nostre idee facendoci credere di essere ancora nel bel mezzo del periodo, tra tutti il più bello. In moltissime zone però, a partire da ieri, la situazione è repentinamenete cambiata. Piogge fortissime e vento freddo sono i protagonisti di questo primo weekend d'autunno. Le piccole cose che rendono magnifica l'estate sono ormai un dolce ricordo. E' giunto il momento di dire arrivederci a tutto quello che ha reso splendida questa stagione: le mille passeggiate a piedi nudi sulla sabbia, gli aperitivi a base di pesce fresco e musica jazz, le serate passate con il naso all'insù a guardare le stelle, i picnic al parco con le amiche a base di tramezzini e chiacchiere, le gonneline di pizzo e i sandali consumati, le  magliette con la spalla scoperta, le borse in paglia deformate dall'eccessivo peso, il profumo dell'erba appena tagliata, il canto dei grilli a notte fonda e il profumo di cocco delle creme solari. Per rendere più piacevoli i giorni "di mezzo", quelli in cui si passa da una stagione all'altra, inizio a pensare alle cose positive che l'autunno porterà con sè. Allora mi rallegro ed inzio l'elenco: i sabati passati sul divano a guardare film romanitici, la cioccolata calda in quelle fredde sere in cui di uscire proprio non ti va, i weekend a base di pizza e confessioni amorose, i calzerotti in lana bianca per stare più caldi leggendo una rivista di moda, le castagne arrostite, l'odore della legna bruciata quando torni a casa dopo un pomeriggio di shopping con le amiche, i lunghi cardigan stretti in vita da una cintura in cuoio, usati come cappotti, gli Hunter per una corsa al supermercato ed i weekend nelle capitali europee. Una delle cose che mi rende così felice è un probabile fine settimana di shopping londinese a fine ottobre. Già mi vedo seduta da Sturbucks mentre sorseggio un super capuccino e mangio una fetta di torta al limone. Non vedo l'ora :-) Ma questa è un'altra storia!

When summer ends, the melancholy always gets hold of me a little bit. This year, it seemed that the hot weather did not want to leave us. The sultry and sunny afternoons, confused our ideas   making us believe to be in the middle of that period, the most beautiful of all. In many areas, however  yesterday, the situation has suddenly changed. Strong rain and cold winds are the protagonists of this first weekend of autumn. The little things that make wonderful summer are now a sweet memory. It's time to say goodbye to all that made this season wonderful:  thousands barefooted walks on the sand, aperitifs with fresh seafood and jazz,  evenings spent with the nose looking at stars, picnics at the park with friends based on sandwiches, little lace skirts, worn out sandals, T-shirts with a naked shoulder, the straw bags deformed by the excessive weight, the smell of freshly cut grass, the song of the crickets at night and the smell of coconut sunscreen. To make the most enjoyable days "by half", the ones where you change from one season to another, I begin to think about the positive things that autumn will bring with him. So I am delighted and  I start the list: Saturday passed on the couch watching romantic movies, hot chocolate on those cold nights when you just do not go out,  weekends with pizza and amorous confessions, the white wool socks to keep you warm by reading a fashion magazine, roasted chestnuts, the smell of burning wood when you come home after a shopping afternoon with friends, long cardigans cinched at the waist by a leather belt, used as coats, the Hunter for a run to the supermarket and weekends in European capitals. One of the things that makes me so happy is probably a shopping weekend in London in late October. Already I see myself sitting at Sturbucks while sipping a good cappuccino and eating a  slice of lemon cake. I can not wait :-) But that's another story!

venerdì 16 settembre 2011

Love is in the hair...

giovedì 15 settembre 2011

...e il desiderio di un paio di scarpe a punta

Anche questa volta ci sono cascata. Desidero ardentemente un paio di magnifiche scarpette a punta. Dico "ci sono ricascata" perchè, come successe con i pantaloni a vita alta o con quelli a zampa di elefante, anche per quanto riguarda queste scarpe, alcuni anni fa dissi: "non mi piacciono proprio, non le indosserò mai più". Questo capitò quando la moda mi fece (e ci fece) innamorare di quelle con la punta tonda. Impreparata di fronte al repentino cambiamento, la mia volontà sarebbe stata unicamente  quella di avere un nuovo paio di scarpe. Alte, sexy e dalla punta arrotondata. In versione low-cost o YSL per le più esigenti. Viola per esagerare o nere per non uscire dagli schemi.  Fu così che le malcapitate appuntite finirono rilegate in cantina, impolverate nelle nostre soffitte  o svendute al mercatino dell'usato. La situazione oggi si è totalmente ribaltata. Ne desidero un paio blu elettrico, con delle piccole borchie che ne esaltino  le lunghe estremità. Se non avessi il vizio di regalare ciò che non mi piace (momentaneamente) più, potrei riutilizzare quelle che avevo una volta: rosse e con un piccolo fiocchetto. Bellissime quelle firmate Topshop.  Forse dovrei optare per un paio glitterato, così delizioso e romantico. Mi sono innamorata della versione targata Zara. Anche quelle argentate, sempre di Zara, sono bellissime ed eleganti. Mi fanno pensare a quelle indossate da Cenerentola per il Gran Ballo. Trovo siano perfette, abbiante ad un rossetto fucsia ultra-mat, per rompere la routine di quelle grigie giornate autunnali, ormai dietro l'angolo, in cui il desiderio di qualcosa di nuovo e scintillante potrebbe aiutarci ad uscire di casa con il sorriso sulle labbra, nonostante il freddo e l'umidità!

I’ve done it again. I fervently wish a wonderful pair of pointy heels shoes. I say I’ve done it again, because as  I told with high-waisted  pants and with bell bottom jeans,  with regard to these shoes I said “I will never wear them anymore, I don’t like”. This happened when fashion made me fell in love with round-point shoes. Unprepared for the sudden change, my only desire was to have a new pair of shoes. Tall, sexy and a rounded tip. In the low-cost version or YSL for the most particular. Purple to exaggerate or black for the most classic. So the unfortunate pointys ended   in the basement, in our dusty attic or undersold at flea market. The situation today is totally reversed. I want a pair of electric blue, with small studs that exalt the long end. If I had not the habit of giving what I do not like (temporarily) anymore, I could reuse the ones I had once: red with a small  bow. Beautiful are ones signed by Topshop. Maybe I should opt for a  glitter pair, so lovely and romantic. I love the Zara version. Even the silver one always by Zara, is beautiful and elegant. They remind me of those worn by Cinderella  at the Great Ball. I find it  perfect, with an ultra-mat pink lipstick , to break the routine of those cold and grey fall days, when the desire for something new and shiny could help us to go out  with a smile, despite the cold and the humidity! 

mercoledì 14 settembre 2011

Murals

Un vestitino fiorato  semplice e fresco  assieme ad una camicia in jeans. Le scarpe sono le nuove zeppe di H&M, comprate proprio due giorni fa. Pensavo non fossero adatte alle gonne e invece mi sono ricreduta!  Oltre a piacermi un sacco  sono anche comodissime :-) 

A comfortable and simple floral dress  with a denim shirt. Shoes are the new H&M wedges, I bought them last Sunday. I thought they were not adapted for skirts, but I was wrong!
I love them also becouse they are so confortable!

lunedì 12 settembre 2011

September at the lake


Se fosse solo per il caldo, sembrerebbe metà luglio. Le tonalità  sono però quelle di metà settembre. La luce del sole riesce a illuminare la scena, senza essere prepotentemente forte. Le foglie stanno perdendo il loro verde brillante. Qui e là spruzzi di rosso, arancio e giallo rallegrano il paesaggio. Una leggera foschia ci circonda regalando al lago quel malinconico sapore di fine estate. Un contadino brucia delle sterpaglie a pochi metri da noi e l'aria profuma subito d'inverno. Sentimenti contrastanti mi assalgono, arriverà l'autunno.

If it was only for the heat, it would be the middle of July. The tones are however  those of the middle of September. The light of the sun illuminates the scene without being excessively hard. The leaves are losing their bright green. Here and there splashes of yellow, red and orange brighten up the landscape. A light haze surrounds everything, giving the lake a gloomy taste of summer ending. A farmer is burning some firewood and the air immediately smells of winter. Mixed emotions overtake me, fall is coming. 

domenica 11 settembre 2011

Sexy white shirt

 Corre  l'anno 1990. Julia Roberts, protagonista del film Pretty Woman, indossa una camicia bianca da uomo, quella di Richard Gere: infilata in una gonna cortissima e super fasciante, con le maniche arrotolate sopra il gomito e tre bottoni slacciati per un tocco di femminilità in più che non guasta mai. La camicia da uomo, indossata da una donna, rappresenta una delle classiche scene da "film americano". Simbolo di grande intimità e intesa fisica, diventa,  se portata con un pizzico di malizia, molto sexy. Terribilmente sexy. Di eleganza intramontabile, questo capo viene periodicamente ripresentato dagli stilisti   che gli conferiscono un tocco di freschezza e di classica novità. Stella McCartney, la abbina a pantaloni e giacche super eccentriche blu metallizzato, per unire la raffinatezza all'eccentricità. Io, quest'estate, amavo indossarla come copri-costume,  in lino ed in versione extralarge. Accompagnata ad una cascata di bangles oro sulle braccia e ad un paio di sandali gioiello ultra piatti era perfetta anche per l'aperitivo sulla spiaggia. Hèrmes la presenta addirittura come vestitino da città, assieme ad cinturone in pelle scamosciata e a stivali dello stesso materiale. Il look viene completato da un  cappello da cowboy, per trasformarsi in una "cavallerizza avvenente". Molto chic l'accoppiata pantalone chiaro e camicia bianca slacciata, con lo scopo di rendere visibile una canottiera  con dettagli in pizzo. (Utilizzerò quest'idea anche durante l'inverno, adattandola al clima freddo). Per sdrammatizzare il binomio pantalone nero + camicia bianca può essere utile copiare l'esempio di Rachel Bilson che la abbellisce con un grande fiocco. Tutto questo durante una passeggiata con il cane. Io, non sono mai riuscita ad essere glamour portando il mio Romeo a passeggio :-). L'outfit leggins chiaro + camicia bianca in seta di questa ragazza svedese non piacerà ai più. Penso però che, essendo la moda questione di gusti, questo look debba essere accettato ed ammirato. Io lo trovo così bello ed alternativo! Nel caso in cui vi sentiate un pò ragazzacce e l'idea di mettere un' elegante camicia bianca vi stia stretta, i nostri vecchi stivali da motociclista ci "verranno" in  soccorso aiutandoci a sdrammatizzare il tutto! Buona domenica!

The year is 1990. Julia Roberts, female protagonist  of the film "Pretty Woman",  is wearing a white masculine shirt, that of Richard Gere: tucked in a super short and snug skirt, with the sleeves rolled above the elbow and three  open buttons for a  feminine touch that never fails. The man's shirt, worn by a woman, is one of the classic scenes from "American films". Symbol of great physical intimacy and understanding, it becomes, if taken with a pinch of malice, very sexy. Terribly sexy.   Timeless elegance, this article is periodically reintroduced by fashion designers that  give it a touch of freshness and classic novelty . Stella McCartney, matches it with metallic blue pants and jackets to combine  refinement and eccentricity.  This summer I have loved wearing an extra-large linen version  as a custom cover. Accompanied by a cascade of gold bangles on my arms and a pair of jeweled  ultra-flat sandals, it was perfect for an aperitif on the beach. Hèrmes shows it as  dress for the city-style, along with suede  belt and  boots. The look is completed with a cowboy hat, so you can  turn into a "handsome rider."  The couple made by  light pants and white  unbuttoned shirt is very chic to give visibility to a tank top with lace details. (I will use this idea during winter, adapting it to the cold). To downplay the pairing black pants + white shirt, it can be useful to copy the example of Rachel Bilson. She adorns it with a big bow. All this during a walk with the dog.(I have never walked with Romeo, my dog, in this  glamorous way). The cream  leggings +  silk white shirt outfit from this Swedish girl won’t be loved by most people. But I think, as fashion is a  matter of taste, this look has to be accepted and admired. I find it so beautiful and alternative! In the event that you feel a little "bad girl" and the idea of ​​putting an elegant white shirt is far from you, our old motorcycle boots will  help us to defuse the whole look! Happy Sunday!

sabato 10 settembre 2011

Mid-season looks


venerdì 9 settembre 2011

Pretty ballet flats


Da piccola avrei voluto fare la ballerina, avevo un tutù bianco e delle bellissime ballerine Repetto rosa confetto. Scoprii poi che quella non era un'attività adatta alla mia personalità. Avrei dovuto seguire una ferrea disciplina e decisi così, di abbandonare quella strada. Oggi conservo ancora  quel paio di deliziose e morbide scarpette, in una scatola argentata assieme ad altri dolci ricordi della tenera età. Da allora il mio piede è cresciuto (ho il 40), ma è rimasto in me l'amore per quel genere di scarpe. Alcune fonti affermano che le prime ballerine sarebbero state prodotte proprio da Repetto, per il figlio, il ballerino Roland Petit. La casa di produzione venne inaugurata nel 1956 e oggi, come allora, ha la sua sede a Parigi, in Rue de La Paix. Qui, oltre alle calzature per le danzatrici di tutto il mondo, vengono prodotte quelle per la vita di tutti i giorni, lavorate artigianalmente e spesso, in edizione limitata. A lanciare la moda delle ballerine come calzature non-da-ballo fu Audrey Hepburne, che amava abbinarle a pantaloni Capri e agli occhiali da sole oversize. Create per lei da Gattinoni, divennero indispensabili sia sul set che nella vita privata. 
Le opinioni riguardo a queste scarpe sono piuttosto drastiche: o le si ama o le si odia. Io appartengo alla prima categoria. Penso sia possibile adattarle al nostro look, che sia rock o chic (per tornare al post di ieri). Borchiate, assieme a  leggins neri in simil pelle e ad una camicia in jeans extra-large rubata all'armadio del nostro ragazzo, nere low-cost, di Zara o di HM, con una gonnellina a vita alta a pois e ed una canotta leggerissima, con la punta a forma di topolino, quelle di Marc Jacobs, con una paio di jeans chiari a sigaretta e ad una camicia bianca, leopardate con un sexy tailleur da donna in carriera, per  sdrammatizzare la mise lavorativa o infine quelle targate Pretty Ballerinas, con un bellissimo fiocco in seta fucsia per sentirsi un pò diva. Se appartenete invece alla schiera di quelle che queste scarpe le odiano, allora questo post non fa per voi :-) Presto un articolo sulle scarpe tacco 12!


When i was a child, I wanted to be a ballerina, I had a white tutu and beautiful pink  Repetto  ballet flats. Then I discovered that this wasn’t the right task to my personality. I had to follow strict discipline and I decided to abandon that road. Today I still have that pair of delicious and soft shoes,  in a silver box along with other sweet memories of childhood. Since then my foot has grown up (I have 40), but it remained in me a love for that kind of shoes. Some sources say that the first dancers flats were produced precisely by Repetto, for his son, the dancer Roland Petit. The factory was opened in 1956 and today, as then, has its headquarters in Paris, Rue de la Paix. Here, in addition to footwear for dancers from around the world they   produce those for everydays’ life, handmade and often limited edition.  The first one who launched the fashionable shoes of the dancers as not-to-dance was Audrey Hepburn.  She loved to match them with Capri pants and oversized sunglasses. They were created for her by Gattinoni and became indispensable both on set and in private life. 
The opinions about these shoes are rather drastic: love them  or hate them. I belong to the first category. I think it is possible to fit our look,  chic or rock (to return to yesterday's post). Studded, along with blacks Leather leggings and a denim extra large shirt from your boyfriend’s closet, black low-cost, HM or Zara, with a high waist polka dot skirt and a light tank top,  the mouse-shaped tip, those of Marc Jacobs, with a cigarette light jeans and a white shirt,  leopard printed  matched with the two-pieces suit for a sexy career woman, a pair of Pretty Ballerinas with a fuchsia bow to feel like a diva. If you belong to the ranks  that hates these shoes, then this post is not for you :-) Soon an article on the 12 heel shoes!

giovedì 8 settembre 2011

Rock vs Chic

Un paio di Converse rosse customizzate di Gienchi o un elegante paio di intramontabili ballerine Chanel? Una lunga gonna in tulle bianco e biker boots marroni per trasformarsi in una principessa metropolitana o un cocktail dress giallo per un aperitivo al calar del sole? I perfetti capelli di Olivia Palermo o quelli ossigenati e così trasgressivi di Agyness Deyn? Un paio di pantaloni beige o di leggins metallizzati? Una camicia bianca che profuma di bucato o una t-shirt nera con teschio glitterato che far rabbrividire mamme e nonne? Gli orecchini di perle o quelli a forma di ragnatela di Delfina Delettrez? Un grosso maglione portato come fosse un sexy vestito per una gita in campagna o un giacchetta nera aderente per un serata a lume di candela? Il libro di Mario Testino che vede protagonista la tormentata e magnetica Kate Moss  o quello sul galateo di Rossella Corneri? La modaiola Londra con la sua Carnaby Street, i suoi mercatini dell'usato, i suoi artisti, le sue it-girls e  gli improvvisati concerti di Pete Doherty o Parigi, con la sua eleganza, le sue boulangeries, le sue vie romantiche, la Senna e le ballerine dell'Opera? Rock or Chic? A voi la scelta!

A pair of red studded Converse by Gienchi  or an elegant pair of  timeless Chanel pumps? A long white tulle skirt and brown biker boots to become a urban princess or a  yellow cocktail dress for a drink at sunset? The perfect Olivia Palermo’s hair or oxygenated  and so transgressive one of Agyness Deyn? A pair of khaki pants or  metallic leggins? A white shirt that smells of laundry or a black  t-shirt with a glitter skull that shivers mothers and grandmothers? The pearl earrings or those shaped like a spider’s web of Delfina Delettrez? A big sweater  worn as a sexy dress for a trip to the countryside or a tight black jacket for an evening by candlelight? The book by Mario Testino starring the tormented and magnetic Kate Moss or the rules of etiquette  by Rossella Corneri? The fashionable London with its Carnaby Street,  its second hand markets,   its artists streets, its it-girls and  its improvised Pete Doherty concerts or Paris, with its elegance, its boulangeries, its romantic streets, the Seine and its  dancers of the Opera? Chic or Rock? The choice is yours!

mercoledì 7 settembre 2011

Lipstick passion

Il rossetto è il cosmetico che preferisco: rosso, arancio fucsia, prugna o bordeaux, l'importante, per me è giocare con i colori. 
Quando decido di togliermi uno sfizio, ecco che la mia scelta cade sempre sul rossetto, ne avrò una trentina. 
Ormai sono diventata un'equilibrista: riesco a metterlo ovunque, perfino nelle situazioni più impensabili, se occorre. L'importante è non essere vista. Evito però accuratamente di passarlo sulle labbra mentre sono al volante. Essendo io già un tantino imbranata, gli effetti potrebbero essere devastanti. 
Il colore che preferisco in assoluto  è l'arancione, soprattutto quando l'outfit è semplice o monocolore. La sera opto per i colori scuri, con un make up sobrio sul  resto del viso. 
Yves Saint Laurent, introdusse, durante gli anni 70' la prassi di numerare gli stick e, diede il via all'utilizzo del rossetto fucsia, che fu anche protagonista, nel 1977, del film La febbre del sabato sera. Adoro questo film!
Durante gli anni 70, in concomitanza con la rivoluzione femminile, nacque il lipgloss. Diane Ross, iniziò a sovrapporre il rossetto al lucidalabbra, con risultati, diciamo...sorprendenti. Questa pratica fu poi ripresa da Lancome, nel 2004, con il Juicy Wear Duo. Da una parte lipstick, dall'altra gloss!
Il mensile Glamour azzarda che durante una vita (femminile) se ne consumino dai due ai quattro kili.
Sembra invece che in un anno, le donne arrivino ad ingoiarne un' intera confezione. Probabilmente io 2 :-)
Se vi è improvvisamente venuta voglia di comprare il vostro primo rossetto, probabilmente qualche consiglio potrà esservi utile. 
Non fidatevi totalmente dei colori che appaiono sulle riviste di moda. Nella maggior parte dei casi sono ritoccati e quindi poco attendibili.
Per testare il colore, utilizzate la parte interna del braccio, dove l' incarnato più si avvicina a quello delle labbra.
Un buon rossetto necessita di una sola passata. Se ne dovessero servire di più vi trovereste  di fronte ad un prodotto  scadente. Meglio evitare l'acquisto.
Il rossetto che compriamo  sta veramente bene anche da struccate. Solo in quel caso è davvero perfetto per noi.
Per evitare di sembrare un clown, quando il rossetto sarà parzialmente andato via, disegnate il contorno labbra con una matita trasparente. Ciò eviterà quell'effetto così poco elegante.
 Per un risultato più duraturo togliete l'eccesso di rossetto con un clinex, poi passate un velo di cipria e di nuovo il rossetto che va tamponato poi per l'ultima volta. Il risultato è assicurato!
Alla prossima :-)



The lipstick is the cosmetic  I prefer: red, orange, fuchsia, burgundy or plum, the important thing is to play with colors.
When I decide to take off a whim, then my choice is always on the lipstick.  I’ve thirty of them.
I have become an equilibrist. I can put it on anywhere, even in the most unthinkable places, if necessary. The important thing is not to be seen. 
But I accuratly avoid passing it on the lips while at the wheel. Since I am already a bit clumsy, the effects could be devastating.
My absolute favorite color is  orange , especially when the outfit is simple or single color. In the evening I prefer dark colors, with a simple make-up on the rest of the face.
Yves Saint Laurent, introduced during the 70 years' the practice of numbering the sticks, and began the use of pink lipstick, which was  the protagonist, in 1977,  of the film Saturday Night Fever. (
I love this movie!)
The lipgloss was born during the 70 years, coinciding with the feminine revolution.  
Diane Ross, began to overlap the lipstick to lip gloss, with  amazing results. This practice was taken up by Lancome in 2004, with the Juicy Wear Duo. On one hand, lipstick, on the other lip gloss!
The monthly Glamour ventures that during a lifetime (women) the consume is from two to four kilos.
It seems that in a year, women  swallow up a whole package. I, probably 2! :-)
If you suddenly got the urge to buy your first lipstick, perhaps some advices can be useful.
Do not totally trust the colors that appear in fashion magazines. In most cases, they are adjusted and therefore not reliable.
To test the color, use the inside of the arm, where the flesh  is closest to the lips.
A good lipstick needs a single coat. 
If you need more than one, you would be faced with a low-quality product.  It’s better to avoid the purchase.
The lipstick has to be good also when make up is totally removed. 
Only in this case it is really perfect for us.
To avoid looking like a clown when the lipstick is partially gone, draw the outline lips with a transparent pencil. 
This will prevent that inelegant effect.
 For a longer lasting result remove the excess lipstick with a clinex, then pass a  layer of powder then lipstick again and clinex for the last time. 
The result is guaranteed!
See you next time :-)

martedì 6 settembre 2011

Shopping ideas

  1. H&M HAT
  2. STEFANEL PARKA
  3. TOPSHOP CREAM FAUX FUR GILET
  4. TOPSHOP SUEDE JACKET BY RARE
  5. TOPSHOP BOYFRIEND BLACK BLAZER
  6. TOPSHOP ARAN COLLAR CARDIGAN
  7. TOPSHOP KNITTED ARAN CABLE CROP JUMPER
  8. DONNA KARAN 24KARAT GOLD TANK
  9. TOPSHOP METALLIC ANKLE LENGHT LEGGINS
  10. ZARA SNAKED TROUSERS
  11. H&M ANKLE BOOTS
  12. H&M SHOES
  13. TOPSHOP BRACELET
  14. TOPSHOP LOVE RING
  15. MIU MIU GLITTER BAG
  16. H&M LEATHER BAG

ENJOY FASHION
:-)

lunedì 5 settembre 2011

Bell bottom trousers: I can't wait to wear them

In bilico tra il desiderio di osare e la paura di sbagliare ci troviamo spesso ad utilizzare capi che ci facciano sentire tranquille in qualsiasi situazione. I jeans che sono ormai  come una seconda pelle, le  Converse bianche e sformate, il vestito nero che, a causa dei troppi lavaggi, somiglia più ad un grigio topo o le scarpe il cui tacco ci permette di camminare ovunque: in discoteca o  tra i sette colli di Roma.
 La voglia di scrivere questo post, dedicato ai pantaloni a zampa di elefante, è sorta dopo aver visto la foto di Elle MacPherson.  Semplicemente bellissima con un paio di bell bottom jeans, abbinati ad un' elegante camicia azzurra e ad una borsa in cuoio. Continuando la ricerca, ho trovato foto altrettanto  interessanti ed   ho iniziato a pensare che fosse ormai giunto il momento di averne un paio tutto per me. Immagino che, come succede in generale con i pantaloni, la ricerca sarà difficile ed esasperante, ma l'effetto assicurato.
 Deliziosi in beige, con una camicia bianca infilata nei pantaloni e un paio di sandali bassissimi, azzardati in maculato, arancioni e con gli zoccoli di legno per sentrisi un pò diva anni 70, nella variante in jeans invece, abbinati ad una maglietta nera e ad una sciarpa colorata un pò hippie, assieme a tacchi  altissimi per trasformarsi e giocare con la moda. 
 Perfetti perfino per l'ufficio con una giacchetta corta che slanci la figura o un blazer aderente e colorato!
Non vedo l'ora di indossarli!

Un abbraccio e alla prossima :-)

Hang in the balance between desire to dare and fear to make mistakes, we often use clothes that make us feel calm in any situation. Jeans that have become like a second skin, white, shapeless Converse, the black dress which colour, because of too many washings, seems like a gray mouse's and heeled shoes which allow us to walk everywhere: in the disco or around the seven hills of Rome.
The desire to write this post, dedicated to the bell bottoms pants, arose after seeing the photo of Elle MacPherson. So beautiful with a pair of bell bottom jeans, matched to an elegant blue shirt and a leather bag. Continuing research, I found interesting pictures and I started thinking that it was now time to have a new pair for myself. I imagine that, as it generally happens with pants, the search will be difficult and exasperating, but the effect is assured.
Delicious in beige with a white shirt tucked into pants and a pair of flat brown sandals, in hazardous spotted, orange with wooden clogs to feel a 70' diva, in jeans with a black T-shirt with a colored, hippy scarf , along with high heels to play and enjoy fashion.
They're perfect even for the office with a short jacket to look thinner or with a tight and colorful blazer!
I can not wait to wear them!


See you soon!

domenica 4 settembre 2011

E l'amore per la carta stampata

Il 17 di ogni mese corro in edicola, (se necessario anche in pigiama, sfidando il caldo torrido o una tempesta di neve, con un'aria spesso davvero poco chic) e compro la mia amata rivista di moda Elle
 La data in cui è possibile trovarla in vendita può variare a seconda del periodo: il 17, il 18 o il 19 del mese corrente. 
Quando varco la soglia del negozio spero sempre di essere fortunata e di poter avere, entro pochi secondi, il mio giornale tra le mani. 
Già mi vedo, seduta sul divano, sorseggiare una tazza di thé alla vaniglia, tra le mani solo Elle.
 Adoro il profumo dei giornali freschi di stampa, come amo quello dei libri nuovi.  Avvicino le pagine al naso, come un cane da tartufo, attratta da quel profumo  per me magico.
Scarto velocemente la confezione, (inserisco la funzione silenzioso al telefono) e inizio la lettura. Nessuno mi deve disturbare, la rivista è tra le mie mani ed ho occhi solo per lei. 
Inizio leggendo l'editoriale di Danda Santini, la direttrice dell'edizione italiana. Trovo perfetto il suo stile di scrittura. Vado pazza per la pagina in cui vengono mostrate le edizioni straniere del mensile che mi permettono di curiosare in mondi diversi dal mio. Con una predilezione per tutto quello che riguarda il nord Europa: Svezia, Finlandia e Norvegia. Mi piacciono le pagine dedicate ai libri e alle letture consigliate, i servizi sull'amore, sui viaggi, gli spettacoli e ovviamente tutto quello che riguarda la moda. Presente, passata e futura. 
 Da qualche mese a questa parte ho notato che la rivista si è adeguata al fenomeno dei blog di moda. Sono stati inseriti servizi dove le foto vengono scattate utilizzando inquadrature accattivanti, che escono dai soliti schemi. Innovative sono anche le pagine dedicate allo streetstyle. Soddisfano il desiderio di curiosare tra il guardaroba altrui con leggerezza e spirito critico. 
Mi gusto lentamente ogni singola pagina, perfino quelle dedicate alle pubblicità. Sono così belle da essere, in alcuni casi, opere d'arte. 
 Rimango incantata dai servizi dedicati alla casa, eleganti e bellissimi. Mi fanno venire voglia di diventare arredatrice d'interni o di comprare immediatamente un casale sulle colline senesi. 
E che dire della rubrica dedicata alla cucina? Semplicemente deliziosa. Permette a noi comuni mortali di stupire tutti con ricette magnifiche alla vista e deliziose al palato.
Con la speranza di poter avere sempre, anche in un lontano futuro, la possibilità di gustarmi una rivista, sfogliando le pagine ad una ad una, lentamente, come si fa con quei dolci che vorrei non finissero mai, vi saluto augurandovi una splendida domenica. 
Io passerò la mia leggendo, leggendo, leggendo....




Every month I run to the newsstand (if necessary also in pyjamas, braving the hot weather or a snowstorm, looking chic often very little) and I buy my beloved fashion magazine Elle. 
 The date on which you can find it for sale can  depend on the season: 17, 18 or 19 of the current month. 
When I cross the threshold of the shop I always hope to be lucky and be able to have, within a few seconds, the newspaper in my hands. 
Already I see myself sitting on the couch, sipping a cup of  vanilla tea, in the hands only Elle. 
 I love the smell of freshly printed newspapers as I love the new books. 
It happens the same with the  just bought novels.  I approached the pages on the nose, like a truffle dog, attracted by this scent magical for me. 
Quickly discarded the package, (insert the silent feature on the phone) and start reading. No one should disturb me, the magazine is in my hands and I have eyes only for her. 
I start  reading the editorial by Danda Santini, director of the Italian edition. 
I find his writing style perfect. I go crazy for the page that shows the foreign editions of the magazine that   allow me to browse in worlds different from mine. With a preference for everything related to Northern Europe: Sweden, Finland and Norway. I like the pages dedicated to books and recommended reading,   love, travel,   entertainment services and of course everything about fashion. Present, past and future. 
 For some months  I have noticed that the magazine has adapted itself to the phenomenon of fashion blogs.  There have been introduced services  where  photos are taken using attractive frames, which are not usual. 
Innovative are  pages dedicated to the streetstyle.  They satisfy the desire to browse through other people’s wardrobe frivolously and  with a critical mood. Slowly I taste every single page, even those devoted to advertising. They are so beautiful and  in some cases, they look like works of art. 
 I remain enchanted by the house dedicated services. They are elegant and refined. I
 got the urge to become interior designer or  buy a farmhouse in the hills around Siena. 
And what about the pages dedicated to the kitchen? Simply delicious. They  allows  mortals like us to amaze all with magnificent looking dishes and delicious tastes. 
With the hope of being  always able to have, even in a far  future, the opportunity to enjoy a magazine, flipping the pages one by one, slowly, as we do with those sweet that we would never end, I greet you, wishing you a wonderful Sunday.

sabato 3 settembre 2011

Tra vorrei e dovrei

Vorrei trovare una matita nera in kajal, che illuminasse il mio sguardo e durasse almeno 12 ore. Vorrei scovare il mascara perfetto, che facesse diventare  lunghissime le mie ciglia, come quelle delle pubblicità. Vorrei avere i capelli sempre morbidi, curati e profumati al cocco. Vorrei un nuovo paio di jeans. Magari gli intramontabili Levi's: aderenti ma comodi, da portare con le ballerine e una t-shirt colorata o con gli stivali da pioggia, in quelle giornate in cui di piovere sembra non voler smettere mai. Vorrei una camicia bianca, creata su misura per me da una sarta e che mi calzasse a pennello. Aderente sui fianchi e non troppo corta. Vorrei trovare lo smalto. Rosso. Che asciugasse in fretta e fosse sempre perfetto, come appena steso. Vorrei una gonnellina color cipria. Da indossare con un chiodo nero in pelle e i biker boots. Vorrei una felpa grigia. Di quelle che indossi quando sei indecisa e, invece di affrontare il mondo, preferiresti stare sotto le coperte  in pigiama. Vorrei comprare un profumo, che non mi stancasse mai, e mi accompagnasse anno dopo anno. Vorrei essere sempre felice, come lo sono stata quest'estate.
Dovrei bere una tazza di the verde al giorno, anche se il suo gusto è orribile. Dovrei mettermi la crema corpo tutti i giorni, superando la pigrizia. Dovrei fare la maschera per il viso, al miele e aloe, almeno 2 volte la settimana. Dovrei togliere dall'armadio quello che non metto e regalarlo a chi può conferirgli una seconda vita. Dovrei comprare una scarpiera nuova o delle scatole (come mai da Zara non le danno quando si acquistano le scarpe?). Dovrei decidermi e buttare via qualche numero del mio amato Elle. Ma rimando, rimando e rimando. Li conservo da quando avevo 18 anni. Dovrei avere più tempo per leggere. Sulla spiaggia ho trovato una fantastica bancarella ed ho comprato 5 nuovi libri. Non vedo l'ora di iniziarne uno. Dovrei smetterla di stare troppe ore davanti al pc. Così mi perdo tante cose. Dovrei smetterla di comprare sempre magliette bianche. Lunghe, corte, strette o larghe, non so più dove metterle. Dovrei iniziare a riordinare la mia borsa, che spesso è più grande di quella di Mary Poppins. Suddividere il contenuto in tante piccole sacchette così da trovare tutto più facilmente. Soprattutto i rossetti.
 Cosa c'è invece nella vostra lista dei "vorrei e dovrei"? Fatemi sapere! 
Buona domenica!

venerdì 2 settembre 2011

Our big passion: Bags!

Come per molte altre cose, quando si parla di borse, non conosco le mezze misure. Durante il giorno mi piacciono grandi e morbide. Devono contenere tutto quello che mi serve: oltre all'immancabile telefono e al portafoglio, dev'esserci spazio per la trousse con i trucchi, un' agenda, una bottiglia d'acqua ed uno snack. A volte perfino il pranzo.
La sera invece adoro le pochette. Piccole, piccolissime. Devono completare il look con eleganza, senza essere ingombranti,  riuscendo comunque a contenere lo stretto necessario.
Alcune di noi trattano la borsa come fosse un  gioiello, sempre custodita nelle apposite sacchette di cotone per conservarla nel migliore dei modi. Altre invece la maltrattano abbandonandola dove capita, incuranti delle possibili conseguenze ed amanti  dello stile "vissuto".
La designer Nathalie Hambro, autrice del libro The art of handbag, è convinta che le donne ci portino a spasso le proprie nevrosi e che le riempiano di oggetti per placare le insicurezze o rassicurare la propria vanità. Io sono pienamente d'accordo con questa affermazione: senza la mia borsa sono letteralmente persa. Tendo ad usare sempre la stessa, a volte fatico perfino a chiuderla. Diventa la mia seconda casa: colorata e caotica.
Alcuni consigli, riguardo a tale argomento, potrebbero essere utili:
 per le fan del look total black, spezzare il monocolore con una borsa temeraria: rosso, giallo, arancio o verde, anche glitter.
 Per chi invece ha uno stile personale ed eccentrico, un modello cult dalle linee eterne non farà superare la soglia del "too much" e rafforzerà il senso di sicurezza del look.
Durante l'estate, che ormai volge al termine, la cesta di paglia resta un cult inossidabile, soprattutto nella versione liscia, tanto amata da Brigitte Bardot e Jane Birkin. Capace di rendere perfetto un look semplicissimo, abbinata ad un cappello di paglia vi regalerà un'aria raffinata ed elegante, stile "vacanza a Saint Tropez".
Prima di comprare una nuova borsa,  indossiamola davanti allo specchio, per vedere come ci sta. Linee morbide sono adatte a fisici androgini, mentre quelle più rigide esaltano i fisici più femminili.
Se avete deciso di comprare una borsa griffata e costosa, il mio consiglio è quello di puntare su un grande classico, capace di rivalutarsi con il tempo.
Per quanto riguarda invece le pochette, assicuriamoci che abbiano un'asola da polso nascosta e pronta all'uso, altrimenti anche una cosa semplicissima, come bere un drink diventerà un supplizio :-)
E voi cosa ne pensate? Quali sono le borse che preferite? Maxi o mini?
Commentate o scrivetemi a sweetlifelover@gmail.com

giovedì 1 settembre 2011

ROME I love you - Street Style - Piazza di Spagna-part 2

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